Il Commissario Caccamo: Il Comune ha avviato un progetto per il recupero e la rifunzionalizzazione di un bene confiscato alla mafia

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
13 Settembre 2018 11:00
Il Commissario Caccamo: Il Comune ha avviato un progetto per il recupero e la rifunzionalizzazione di un bene confiscato alla mafia

La commissione straordinaria si è già attivata per accedere al bando per i finanziamenti per il recupero dei beni confiscati alla mafia. Questa è la risposta del dott. Salvatore Caccamo al nostro articolo. Nella giornata di martedì, infatti,  avevamo pubblicato un articolo nel quale segnalavamo che fino al prossimo 30 settembre 2018 era possibile accedere all’ avviso pubblico promosso dal Programma Operativo Nazionale “Legalità” 2014/2020 per l’individuazione di interventi di recupero e ri-funzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata in Regione Sicilia.

Potrete leggere qui https://www.primapaginacastelvetrano.it/bando-da-18-mln-e-riservato-ai-comuni-siciliani-per-finanziare-interventi-di-recupero-e-ri-funzionalizzazione-di-beni-confiscati-castelvetrano-partecipera/ Il Bando è rivolto ai comuni della Regione Siciliana al cui patrimonio indisponibile siano stati trasferiti e acquisiti i beni immobili confiscati a seguito dell’espletamento delle ordinarie procedure di assegnazione effettuate ai sensi della normativa di settore.

In tal senso il comune di Castelvetrano è tra i primi in Sicilia per numero di beni assegnati al patrimonio indisponibile Per il bando previsto dal PON Legalità sono stanziati 18.343.024 di € e ciascun progetto potrà ricevere un contributo massimo di 1.500.000 €. Saranno  ammissibili le proposte progettuali che prevedono operazioni di recupero e di rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata finalizzate alla realizzazione dei seguenti interventi:  centri per donne vittime di violenza;  strutture di servizio per gli Istituti scolastici, strutture e centri servizi per soggetti vulnerabili a rischio devianza, quali ad esempio centri per l’accoglienza e l’integrazione dei giovani in uscita dai circuiti penali (sulla base di un’intesa con il Ministero della Giustizia) “In riscontro alla Sua mail, si desidera informare che questa Commissione Straordinaria ha già avviato da tempo un proficuo rapporto di collaborazione con il Centro di Giustizia minorile di Palermo con il quale è in corso la predisposizione di una specifica progettualità finalizzata alla costituzione di un centro dedicato ai minori fuoriusciti dal circuito penale a rischio devianza presso un immobile confiscato alla mafia.- ci scrive il dott.

Caccamo- A tale riguardo, si informa che questa Commissione ha contestualmente avanzato richiesta all'Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati di assegnazione del suddetto cespite, ubicato in questo Comune.” Alessandro Quarrato

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza