Gibellina. Caso Coronavirus, dal sindaco Sutera chiarimenti e rassicurazioni

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
18 Marzo 2020 18:14
Gibellina. Caso Coronavirus, dal sindaco Sutera chiarimenti e rassicurazioni

Gibellina. A poche ore dalla notizia del primo contagiato da corona virus nella vicina Salemi e sulla presenza di alcuni cittadini gibellinesi ad una festa di compleanno in cui era presente il signor A.S, una grande preoccupazione si “alzata” tra popolazione gibellinese. A cercare di portare la calma e a fare chiarezza ci ha pensato il sindaco Salvatore Sutera il quale in un comunicato ha dichiarato: «Relativamente a tutto ciò mi corre l’obbligo e il dovere istituzionale di darvi informazioni chiare e corrette.

Per l’occasione ricordo a tutti i cittadini che le uniche fonti ufficiali sulle problematiche legate al Coronavirus, sono quelle fornite dalle autorità istituzionali, tra queste il Comune di Gibellina. Vi ricordo, altresì, che il diffondere false informazioni, che generano panico fra i cittadini, è un reato». In riferimento ai giovani che hanno partecipato alla festa di compleanno nel quale era presente la persona positiva al Coronavirus ha inoltre aggiunto che: «Il Dipartimento di prevenzione dell’ASP di Trapani si è subito attivato e sta effettuando tutti gli accertamenti epidemiologici per risalire ai contatti avuti dalla persona contagiata; che i ragazzi in questione sono stati contattati dal dottore Stefano Giaramida con il quale siamo in costante collegamento.

Io stesso, già ieri sera, sono andato a trovare personalmente alcuni di loro e, pur nella preoccupazione, hanno mostrato grande senso di collaborazione, di serietà e responsabilità. Segnalo che a tutela della loro e della nostra salute, a solo scopo precauzionale, sono in auto isolamento volontario, insieme alle loro famiglie. La notizia confortante e importante è che dal 5 marzo ad oggi, dopo 13 giorni, nessuno dei ragazzi di Gibellina presenta sintomi riconducibili al Coronavirus». «Sono consapevole che questo caso così vicino alla nostra comunità ci colpisce e ci spaventa ma è fondamentale che restiamo tutti uniti ad affrontare le situazioni e non ci disperdiamo in ricerca di colpevoli che non esistono.

Bisogna rendersi conto che il virus non viaggia in aria, ma attraverso le persone e l’unico modo che abbiamo per poterlo sconfiggere è quello di restare tutti a casa». Valentina Mirto

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