Fermo “biologico” 2019, multa per il motopesca “Antartide”. Ancora attesa per contributi sui danni del sequestro a Bengasi

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
21 Gennaio 2021 11:31
Fermo “biologico” 2019, multa per il motopesca “Antartide”. Ancora attesa per contributi sui danni del sequestro a Bengasi

L’armatore del motopesca “Antartide” ha ricevuto dalla Capitaneria di Mazara del Vallo una multa di 2mila perché su dodici giorni di fermo cosiddetto "biologico", effettuati nel 2019, ne avrebbe comunicati nove. La notizia ha fatto un certo scalpore in quanto il provvedimento sarebbe stato notificato proprio alla vigilia di Natale, il 24 dicembre, quattro giorni dopo che l’imbarcazione è approdata a Mazara del Vallo, con il suo equipaggio sotto la guida del comandante Michele Trinca, dopo il sequestro per 108 giorni, insieme al motopesca “Medinea”, a Bengasi.

La multa è di 2.010,65 euro. Nel verbale notificato dalla Capitaneria si legge: “Nello specifico venivano effettuate, a fronte di 12 giornate di arresto temporaneo obbligatorio aggiuntivo soltanto 9 giornate utili al fine del conteggio annuale. Con tale condotta illecita l’unità di pesca ha di fatto esercitato la propria attività di pesca in periodi non consentiti dalla vigente normativa del settore”. Si potrebbe proprio dire “oltre il danno anche la beffa” ma la questione è prettamente tecnica, oltre che riferibile al 2019 e quindi antecedente al periodo del sequestro (1 settembre 2020-17 dicembre).

Pertanto Leonardo Gancitano, l’armatore, dovrebbe dimostrare la comunicazione effettuata per gli altri tre giorni restanti, questo dato  purtroppo, insieme ad altre informazioni, sono contenuti nel “logbook” (strumento elettronico di bordo obbligatorio che fornisce le informazioni sul pescato e sul luogo in cui si trova un peschereccio in un determinato giorno) rubato assieme ad altri apparati ed attrezzature quando il peschereccio era sotto sequestro nel porto di Bengasi e senza nessuna custodia da parte dei pescatori che nel frattempo erano sballottati in diversi carceri della Cirenaica.

Della questione Gancitano ne avrebbe parlato con i vertici di Federpesca ed appare fiducioso di poter dimostrare la comunicazione effettuata. Nel frattempo il motopesca “Antartide” (in foto copertina) si trova in cantiere per una manutenzione straordinaria a seguito dei danneggiamenti subiti durante il sequestro, stessa sorte del “Medinea”; per le rispettive società armatoriali i danni ammonterebbero complessivamente, considerando i mancati ricavi, a circa 300 mila euro. Gancitano e l’armatore del “Medinea”, Marco Marrone, attendono il contributo di 14mila euro a testa annunciato nei giorni scorsi dal Governo Musumeci.

Ad attendere anche i 18 pescatori sequestrati alle quali andranno complessivamente 100mila euro complessivi ripartiti con una quota  fissa per ogni marittimo e una quota aggiuntiva legata al numero dei componenti del nucleo familiare;  i mandati di pagamento sarebbero alla ragioneria della Regione. Francesco Mezzapelle

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