Lo scorso 7 agosto Primapagina Castelvetrano diede in anteprima assoluta la notizia che la Commissione Straordinaria aveva deciso che le case abusive di Triscina sarebbero state presto demolite. Oggi abbiamo anche l’elenco degli immobili o porzioni di essi, che saranno demoliti perché considerati insanabili. Li trovate cliccando su questo link: http://www.castelvetranoselinunte.grov.it/file/97778/determine-dirigenziali-iii-settore-dal-13-11-2017_83_18_12_2017.pdf Si tratta di interi fabbricati costruiti nella fascia di rispetto dei 150 metri dalla battigia, o in spregio ai vincoli archeologici, o di sopraelevazioni irregolari, o di verande abusive, box o garage.
Nei mesi scorsi il Commissario Straordinario del Comune di Castelvetrano, Dr. Salvatore Caccamo, lo aveva detto ai nostri microfoni che il comune aveva chiesto e ottenuto un prestito ,dal fondo di rotazione nazionale per i comuni sciolti per infiltrazioni criminali, pari a tre milioni di euro che saranno destinati agli studi di fattibilità, alla progettazione ed a tutte le opere propedeutiche alla demolizione dei manufatti abusivi ed al successivo smaltimento in discarica degli stessi. Si tratta di edifici che risultano ormai insanabili, sia perché costruiti nella fascia di inedificabilità assoluta, sia perché ormai in caso di ricorsi presso tutti gli organi di giustizia, gli stessi proprietari sono risultati soccombenti.
La precedente amministrazione aveva avviato un percorso di demolizione, con 8 manufatti abbattuti ed un’altra ventina già programmate che, solo per problemi legati alla mancanza di appositi fondi, non vennero effettuate. La Commissione ha insediato un'apposita task force, composta dai componenti della commissione, da dipendenti comunali e da due funzionari ministeriali sovraordinati che hanno costituito il gruppo di lavoro che si è occupato del delicato problema.
Nelle scorse settimane è stato approvato l’accordo quadro per l'affidamento e l'esecuzione dei lavori di demolizione degli immobili abusivi che ricadono nella frazione di Triscina. Per effettuare gli interventi di abbattimento delle opere edilizie abusive e il ripristino dello stato originario dei luoghi è stato approvato un progetto dell’importo complessivo di tre milioni di euro così suddivisi: 1.730.000 euro per lavori a base d'asta, 138.400 per oneri per la sicurezza e 1.131.600 euro per somme a disposizione dell'amministrazione.
La copertura finanziaria sarà garantita con l'attivazione, presso la Cassa Depositi e Prestiti, di una anticipazione su risorse del fondo di cui all'art. 32, comma 12, del D.L. 269//2003.I lavori di demolizione saranno effettuati da una ditta esterna da individuare con una gara d’appalto che opererà sotto la direzione del personale dell'ufficio tecnico. Gli interventi prevedono l’abbattimento di fabbricati o di porzione di essi, solai, tramezzature, partizioni interne, impiantistica idrico-sanitaria ed elettrica, piastrelle, rivestimenti, murature in genere, copertura esterna in tegole, smontaggio di grondaie e pluviali, recinzioni, muretti, infissi esterni, porte interne, cancelli, ringhiere, manufatti vari e il successivo trasporto e conferimento in discariche autorizzate, oltre allo sgombero delle masserizie ed al trasporto del materiale in magazzini comunali.
Nelle aree liberate saranno piantate essenze arboree, arbusti e vegetali, compatibili con i luoghi. Ad intervento eseguito il Comune procederà al successivo recupero dai proprietari trasgressori e inadempienti, previa rendicontazione, delle spese sostenute per la demolizione e l’eventuale trasporto e custodia delle masserizie.
