Il Tribunale del Riesame di Palermo, accogliendo la tesi difensiva dei legali dell’imputato, ha disposto la scarcerazione dell’appuntato scelto dei Carabinieri, Giuseppe Barcellona che era stato arrestato insieme ad Antonio Vaccarino ed al colonnello Marco Alfio Zappalà della Dia di Caltanissetta, lo scorso 16 aprile. I tre erano finiti in manette con l’accusa gravissima di essere talpe di Matteo Messina Denaro, ma prima Vaccarino lo scorso 29 aprile, ed oggi Barcellona sono tornati in libertà.
Di fatto è caduta l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio, ma permane quella di accesso abusivo al sistema informatico. Barcellona, palermitano d’origine ma residente a Castelvetrano dove vive con la moglie e due figlie, in sede di interrogatorio aveva confermato al gip di avere consegnato al suo ex superiore Zappalà il verbale di alcune trascrizioni di intercettazioni, adducendo la motivazione che aveva ubbidito ad un ordine di un superiore e che riteneva di non stare commettendo alcun illecito