Di mercatini vietati, di spazzatura e di mosche uccise con un cannone

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
10 Agosto 2017 13:42
Di mercatini vietati, di spazzatura e di mosche uccise con un cannone

Il mio vecchio preside del Liceo Scientifico, Benedetto Maltese, quando facevo il rappresentante d'istituto soleva dirmi, a proposito degli scioperi o delle proteste che noi studenti mettevamo in campo, magari anche per problemi di piccola entità, che noi ragazzi avevamo il pregio di essere dotati di grande entusiasmo ma che avevamo il difetto di sparare alle mosche con un cannone, quando sarebbe bastato una semplice paletta.

  Non riesco a non pensare che a questa metafora da quando ieri ho letto l'ordinanza della Commissione Straordinaria che regge le sorti del comune di Castelvetrano, che ha sospeso le attività dei mercatini delle borgate di Triscina e Marinella di Selinunte a causa del più volte segnalato degrado in materia ambientale e commerciale. La Commissione straordinaria ha emanato una direttiva per impedire l'attività di vendita agli operatori commerciali in occasione del mercato.  Stabilita quindi la sospensione delle relative autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico.

Questa la versione ufficiale anche se pare che da un controllo si è appurato che un gran numero degli stessi operatori non fossero in regola con il versamento dei tributi comunali. Una notizia che ha scatenato una ridda di polemiche poiché per turisti e residenti il mercatino era diventato, oltre che un luogo per acquisti, anche una vera e propria agorà. Per rispondere alla pioggia di critiche la commissione nella mattinata odierna ha diramato una nota per porre a conoscenza alcune precisazioni.

Nella nota ,che riportiamo testualmente, si legge: " La Commissione Straordinaria informa che le ordinanze dirigenziali n. 149 e n.150 del 9 agosto scorso, con cui è stata disposta la sospensione delle attività mercatali nelle località di Marinella di Selinunte e di Triscina, sono motivate dalla necessità ed urgenza di prevenire eventuali problematiche di carattere igienico sanitario nelle sopra dette borgate, atteso che gli interventi sinora adottati per fronteggiare la sovrapproduzione di RSU non sono stati a tutt'oggi sostenuti dal competente Dipartimento Regionale nella consapevolezza che la discarica " Borranea" di Trapani a far data dal 15 agosto p.v.

raggiungerà i limiti massimi di ricettività di rifiuti.

Si tiene a precisare che la scrivente, ancor prima del determinarsi di siffatta situazione, aveva chiesto ed ottenuto l'autorizzazione a conferire un quantitativo maggiore di 10 tonnellate giornaliere, in aggiunta a quello consentito dalla Regione Siciliana, nonché di poter far accedere in discarica gli autocompattatori della società Dusty nelle primissime ore del mattino.

Tuttavia, spiace dover rilevare che lo scarso senso civico di moltissimi cittadini ha del tutto vanificato gli accorgimenti posti in essere, poiché continua a perpetuarsi l'atteggiamento di disinteresse per il bene pubblico avendo constatato che immediatamente dopo la raccolta da parte degli operatori addetti si riscontrano sul territorio cumuli di rifiuti che vengono abbandonati in assoluto spregio del vigente calendario della raccolta differenziata nonché dell'ordinanza che disciplina gli orari di conferimento.

A nulla è valsa l'attività di sensibilizzazione attuata, da ultimo, da un comitato cittadino dichiaratosi disponibile alla collaborazione, atteso che anche da parte dei venditori ambulanti operanti a Selinunte e Triscina sono state rilevate condotte non consone al decoro pubblico. Pertanto, acquisita la necessaria documentazione ( tra cui foto e video) da parte del competente N.O.P.A. della Polizia Municipale, si è ritenuta necessaria l'adozione dei provvedimenti di sospensione dei mercatini anzidetti, anche in considerazione del particolare periodo di Ferragosto.

" Di questo passo e se il criterio adottato della tolleranza zero verrà applicato anche ad altri aspetti della quotidianeita', si prospettano tempi molto grami per una comunità che ha voglia di ripristinare la legalità e che vuole operare nel pieno rispetto della legge, ma che si aspetta anche una collaborazione ed una assunzione di responsabilità da parte dello Stato, rappresentato dai componenti della Commissione, che dovranno anche sforzarsi di trovare soluzioni e non soltanto imporre divieti.

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