Una porta chiusa è sempre un brutto segnale e Castelvetrano negli ultimi mesi di cose che si sgretolano ne sta vivendo anche troppe e così l’ultima storica porta di accesso alla città è da questo pomeriggio ufficialmente chiusa. Il calvario era iniziato questa mattina intorno alle 11.00 quando alcuni calcinacci, per fortuna di piccola entità ,si erano staccati dalla parte superiore della porta di mare, meglio nota nel comune sentire come Arco dell’Immacolata. Tempestivo era stato l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Castelvetrano che avevano coinvolto anche gli agenti della Polizia Municipale per poter bloccare il traffico già dall’intersezione tra la via Garibaldi e la via Benedetto d’Acquisto. Erano intervenuti anche dei tecnici comunali per verificare lo stato dei luoghi, ed i vigili avevano poi agevolato la caduta di altri calcinacci che viste le recenti piogge erano prossimi a potersi staccare.
Intorno alle 14.30 l’intervento si era concluso e la viabilità era stata ripristinata. Pochi minuti fa invece, su disposizione della Commissione Straordinaria che ha ritenuto di mettere in sicurezza l’intera area, la viabilità è stata definitivamente chiusa al traffico sia veicolare che pedonale. Sui tempi della riapertura non ci sono notizie certe, ma sia per ragioni di sicurezza che simboliche, speriamo che quella porta che è stata l’ingresso della città possa presto riaprirsi. Eppure l’odierno crollo era stato ampiamente preconizzato poiché da tempo era stato rilevato che erano presenti delle pericolose crepe che necessitavano di un intervento per evitare un eventuale collasso della struttura.
A denunciare questo grave pericolo era stato un gruppo di associazioni e di uomini di cultura che il 18 ottobre del 2017 aveva inviato una garbata missiva alla Commissione straordinaria del Comune di Castelvetrano ed al Dirigente del Settore Beni Culturali del Comune di Castelvetrano. La lettera recava in calce le firme di Pier Vincenzo Filardo per l’Associazione Pro loco “Selinunte”, Nicola Miceli per il Club UNESCO “Castelvetrano Selinunte”, Ermelinda Palmeri per il Gruppo archeologico “Selinunte”, Rosario M.
Atria per la Società “Dante Alighieri”, Giuseppe Salluzzo per il Circolo Legambiente “Crimiso”e Francesco S. Calcara per il Centro studi usi, costumi e tradizioni medievali. Nella lettera si esplicitava che la Porta di Mare (detta anche Porta san Francesco d’Assisi, meglio conosciuta come Arco dell’Immacolata) costituisce l’unica testimonianza dell’antica cinta muraria della città di Castelvetrano, costruita nel 1626, così come recita una lapide posta nella sua fronte esterna.
Anche Prima Pagina Castelvetrano lo scorso 26 gennaio aveva denunciato l’urgenza di un intervento nell’articolo che potrete leggere qui (https://www.primapaginacastelvetrano.it/larco-dellimmacolata-necessita-interventi-urgenti-silenzio-della-commissione-straordinaria/). Ma anche quest’ulteriore stimolo era rimasto lettera morta per una commissione che più volte si è dimostrata poco incline all’ascolto ed al confronto e che oggi ritiene di dover chiudere questo fondamentale accesso.
