Condanna Calcara il 5 maggio a 26 anni esatti dall’Operazione Palma che fu l’inizio di un incubo per Vaccarino.

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
07 Giugno 2018 10:00
Condanna Calcara il 5 maggio a 26 anni esatti dall’Operazione Palma che fu l’inizio di un incubo per Vaccarino.

Calcara Vincenzo di nuovo condannato per diffamazione in danno del Prof Antonio Vaccarino.  La terza sezione penale del Tribunale di Palermo, a conclusione di un processo protrattosi per oltre un anno, ha emesso in data 5 maggio 2018 una sentenza di colpevolezza che, oltre alla pena pecuniaria stabilisce anche il risarcimento danni a favore della parte lesa Vaccarino, costituitasi parte civile. Durante tutte le varie fasi del dibattimento sono stati escussi diversi testimoni anche perché, pur se non denunziato nella querela, era stato coinvolto quale imputato di correità dalla Procura il giornalista dell’Ansa Gianfranco Criscenti.

nella foto il giornalista Gianfranco Criscenti Quasi fosse stato colpevole di avere amplificato le dichiarazioni diffamatorie del Calcara esercitando null’altro che la sua naturale professione di informatore dell’opinione pubblica.  In diverse occasioni il C alcara, intervenendo in udienza, aveva invece, insistito sulla responsabilità del giornalista che, a dire del discusso pentito, aveva architettato le diffamazioni che lui si era limitato a ripetere. E’ stato, perciò rilevato, dai Difensori delle parti in causa , che come solito e sempre il Calcara accusa chiunque per procurarsi vantaggi di vario tipo.

In questo caso , di fatto, avrebbe preferito la condanna di Gianfranco Criscenti, che pure, malauguratamente gli aveva dato credito immeritato, per salvare se stesso dalla condanna che, invece, il Tribunale ha sentenziato essere soltanto di sua pertinenza. Da notare anche la deposizione del teste Manfredi Borsellino che ha dichiarato del fastidio procuratogli dalle telefonate del Calcara. Questi, anche per Borsellino ha ritenuto utile controbattere con uno scritto che Borsellino gli aveva inviato dichiarandosi “orgoglioso” dell’amicizia con lui intrattenuta .

Tante ancora le constatazioni sempre contraddittorie del Calcara che ha dichiarato diabolicamente che “per prendere per fessi i Giudici e i Carabinieri basta solo un po’ di fantasia”.   Che “sfrontatamente portato al mendacio”   ( come sentenziato in Corte d’appello dai Presidenti Zuccaro e Pellino) “si può imbrogliare il Ministero per averne dei benefici facendo finta di essere come Buscetta”.   Questo il Tribunale ha dimostrato di non consentirgli più. nella foto Tonino Vaccarino E’ la terza condanna (considerata anche quella prescritta) che subisce Vincenzo Calcara.

Gli altri processi in corso , compresa un’ulteriore denuncia per grave calunnia reiterata, saranno parte del negativo palmares del calcara.  Sempre denunciato da Antonio Vaccarino che, per le sue accuse false e ingiuste ha passato cinque anni nell’inferno di Pianosa, torturato continuamente e seviziato fisicamente, 26 anni fa nel putrido stagno dell’ingiustizia più atroce. Sconvolta irrimediabilmente la sua vita, quella dei suoi familiari. Infangata la Città di Castelvetrano e dell’intero territorio siciliano.

Sono finalmente arrivati i Giudici che non si lasciano prendere in giro da un tale falso pentito. Tutte le altre puntate a seguire. foto di copertina Vincenzo Calcara

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