Castelvetrano, Sciacchitano di Triscina Sabbia d’oro chiede di fare chiarezza sulle indagini per bancarotta sull’amministratore della ditta che sta effettuando le demolizioni

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
10 Dicembre 2018 16:41
Castelvetrano, Sciacchitano di Triscina Sabbia d’oro chiede di fare chiarezza sulle indagini per bancarotta sull’amministratore della ditta che sta effettuando le demolizioni

Da qualche parte bisognava pur cominciare e si è deciso di iniziare da Triscina con l’abbattimento di un centinaio di case abusive, la legge per il ripristino della legalità è arrivata, 85 abitazioni verranno abbattute per “un adempimento istituzionale al quale è impossibile sottrarsi” come giustamente dice il Commissario Caccamo, facendo riferimento al compito principale dello Stato che DEVE garantire il benessere della collettività, attraverso regole che TUTTI sono chiamati a rispettare.

Le principali tv nazionali hanno dato ampio spazio in questi giorni all’azione dimostrativa dello Stato e le immagini delle ruspe che abbattevano le prime case hanno percorso in lungo e in largo lo stivale, tanto che ad ogni colpo di benna qualcuno intravede segni di legalità, anche se “a macchia di leopardo”. Restando in ambito di “macchie” qualcuna sembra essere comparsa nell’organigramma della Cogemat srl di Trapani, ditta a cui il Comune di Castelvetrano ha affidato le demolizioni, per un importo di 1.135.539,13 euro, oltre oneri per la sicurezza pari a 138.400 euro e con un ribasso d’asta del 34,3619%.

Pare, da notizie del giugno 2018, che il general manager sia indagato per il reato di bancarotta fraudolenta. Alla luce di questa situazione poco trasparente in un comune commissariato per mafia, qualora queste notizie dovessero rivelarsi fondate, ci chiediamo e vi chiediamo, qual è il principio di legalità che si sta tentando di ripristinare in questo paese? Quale valore dobbiamo attribuire a questa battaglia per evitare che diventi pura retorica? Vero è che il nostro ordinamento prevede i tre gradi di giudizio, ma stante la situazione del territorio riteniamo necessario un “principio di responsabilità e opportunità”, anche perché il nuovo codice degli appalti prevede che l’amministrazione debba stipulare contratti solo ed esclusivamente con soggetti i cui requisiti non possono prescindere “dall’onorabilità e dall’affidabilità morale”, coerentemente con la disciplina comunitaria che regola la materia, pena l’esclusione dalle procedure di gara.

Il nostro augurio è che gli organi di controllo recuperino al più presto quella lente di ingrandimento forse dimenticata in qualche cassetto e chiariscano ogni aspetto di questa singolare vicenda! Comunicato stampa Associazione Triscina Sabbia d’Oro

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