Francesco Craparo è uno di quei giovani che alla sua terra ci tiene, si adopera per conservarla e migliorarla. Nasce a Castelvetrano 40 anni fa e risiede a Marinella di Selinunte. Dopo la maturità scientifica ha frequentato un corso di diploma in informatica presso l’Università di Pisa. E’ responsabile del blog castelvetranesi.it ma quello che fa risaltare l’amore per la sua terra è la creazione di un gruppo di volontari che si occupano di pulire (dove tanti castelvetranesi sporcano), di abbellire la cittadina nonostante i pochi mezzi e tempo a disposizione un gruppo facebook volontariperildecoro.
Lavora in proprio come un graphic designer freelance ed è appassionato di fotografia, cucina e canto. Le sue esperienze lavorative all’estero (Irlanda e Malta) hanno contribuito a quell’apertura mentale che ancora in tanti manca, a comprendere che l’economia di un luogo nasce e si rinvigorisce con il contributo di tutti. Ora, complice l’amore per Jamie, ha un pensiero: avviare un’attività negli Stati Uniti…se possibile in California. 
Com'è il rapporto fra te e la tua terra? È un rapporto di amore e odio.
La Sicilia è una terra meravigliosa, in particolare modo Marinella di Selinunte, una piccola borgata marinara che é riuscita a farmi innamorare del suo mare, delle sue meravigliose albe ed incantevoli tramonti, dei suoi maestosi templi e del suo Parco Archeologico ricco di storia ed al contempo di farmi provare un sentimento se non proprio di odio, certamente di rabbia per non avermi offerto nessuna opportunità lavorativa. Hai viaggiato, hai visto altri mondi cosa porteresti nella tua terra? Sia per motivi di lavoro che di svago ho avuto la fortuna di visitare posti meravigliosi sia in Europa (Irlanda, Malta, Inghilterra, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Spagna) che negli Stati Uniti (California, Nevada).
A parte le gigantesche differenze di decoro, burocrazia e opportunità di lavoro la Sicilia per me resta il posto più bello al mondo. 
Castelvetrano è un territorio per giovani? Purtroppo i giovani a Castelvetrano trovano con molta difficoltà un posto di lavoro ed i pochi fortunati hanno stipendi da fame e spesso con contratti in nero.
Giovani precari in bilico ed altri “scoraggiati” che non studiano né lavorano. Per essere considerata una città a “misura di giovani” Castelvetrano dovrebbe oltre ad offrire opportunità di lavoro anche dei servizi, luoghi dedicati alla socializzazione, alla formazione ed al divertimento. Hai mai pensato anche tu, come altri giovani, di mollare tutto e trasferirti all'estero per lavoro? Come ho già detto prima la Sicilia, ed in particolare modo Castelvetrano, non offre molte opportunità di lavoro.
Per questo motivo ho deciso circa 7 anni fa di cercare fortuna altrove. Le mie scelte sono cadute sull’Irlanda e Malta. Due paesi che offrono senza dubbio molte più opportunità rispetto alla Sicilia. Dopo queste esperienze lavorative ho deciso però di ritornare “a casa” e di lavorare in proprio. Era troppo forte il richiamo della mia terra, in particolare della mia amata Selinunte e della mia famiglia, alla quale sono molto legato. 
Che suggerimento ti senti di dare ad altri giovani come te? Per chi desidera vivere in Sicilia ed ha la fortuna di avere un buon lavoro, il consiglio è quello di rimanere a vivere in questa bellissima terra.
Per tutti gli altri l’alternativa rimane, purtroppo, quella di cercare fortuna altrove trasferendosi all’estero. Tra i tanti problemi di Castelverano e frazioni su quale, secondo te, è necessario intervenire subito? Senza dubbio investirei sul decoro urbano. Una città bella e pulita è un fattore essenziale per rilanciare il turismo e l’economia locale. Purtroppo sia a Castelvetrano che nelle borgate marinare la situazione di degrado è senza precedenti. Mi rattrista vedere molti dei miei concittadini che assistono come spettatori inermi, senza reagire, al declino di una terra bellissima, la Sicilia ed in particolare modo mi riferisco alla mia città.
Per questo motivo due anni fa ho sentito il bisogno di fare qualcosa. Così ho fondato il gruppo dei “Volontari per il Decoro”, con lo scopo di “disseminare” la coscienza ambientale coinvolgendo i cittadini in attività di riqualificazione e di decoro urbano. Un gruppo composto da persone (volontari) che hanno scelto di vivere da cittadini responsabili, dedicando del tempo alla propria città e sottraendolo agli affetti dei propri cari ed ai propri impegni. Elena Manzini
