Nell’attuale fase di emergenza relativa alla raccolta dell’umido (abbiamo ieri affrontato la questione attraverso la conferenza stampa indetta dall’Amministrazione Quinci) si registrano, purtroppo, nel territorio mazarese numerosi casi di inciviltà da parte di cittadini. In diversi punti della Città si assiste infatti all’abbandono di materiale di ogni tipo, molti di questi sono rifiuti speciali, vedi cassette da pesca e le “consuete” reti; una becera abitudine perpetrata quasi quotidianamente.
Come se non bastasse in questo periodo, ormai da qualche anno a questa parte, si assiste all’abbandono di carcasse di grossi tonni. Alcune di queste sono state prelevate ieri all’interno del già “malato” ed innavigabile porto canale di Mazara ma anche lungo le coste del territorio, vedi ad esempio –come già avvenuto negli anni scorsi- una carcassa di tonno abbandonata sulla costa rocciosa di Boccarena (foto di copertina). 
Certamente a disfarsi di queste carcasse è stato qualche incivile operatore ittico dopo aver prelevato la carne da commercializzare.
Probabilmente si tratta di una partita di tonno illegale (considerate le ristrette “quote-tonno” assegnate dall’ICCAT) ed i cui resti erano necessario far “scomparire”. La nostra speranza è che le Autorità di competenza possano risalire agli autori di queste pratiche incivili. Al tempo stesso speriamo che a pagarne le conseguenze, attraverso controlli sempre più frequenti e serrati, non siano invece quei operatori ittici e commercianti di pesce, sono la gran parte, che operano legalmente.
Non sarebbe la prima volta, lo abbiamo già sottolineato parlando del commercio abusivo di pesce e ortofrutta che avviene quotidianamente in piazzetta dello scalo ed i cui risultati a fine giornata sono evidenti (vedi foto n.2 scattata alcune sere fa da un nostro lettore). Francesco Mezzapelle
