Antica Selinunte un viaggio tra le famiglie, i nomi e i culti.

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
13 Agosto 2018 08:25
Antica Selinunte un viaggio tra le famiglie, i nomi e i culti.

"Πάμμιλον πέμψαντες Σελινοντα κτίζουσι, κα ....... κ Μεγάρων τς μητροπόλεως οσης ατος  πελθν ξυγκατκισεν." La frase di Tucide secondo il quale la città di Selinunte fu fondata dai Megaresi di Sicilia.

Pare infatti, secondo alcune traduzioni, che fu inviato Pàmmilos dalla originaria Megara Nisaia a fondare la città di Selinunte (anche se non si può escludere che la sua città originaria fosse Megara  Hybla). Selinunte è una continua scoperta....Tucide potrà sempre essere smentito. A Selinunte gli appartenenti ad una famiglia (ὁμοσέπυο = coloro che hanno la stessa madia, lo stesso granaio), secondo la lex sacra dovevano compiere un rito. Innanzitutto il culto Zeus Meilichios (dolce come il miele).  La famglia selinuntina Kleulida aveva un'aera,  il proprio Meilichios accanto al santuario della Malophoros.

Se ne è venuti a conoscenza grazie a stele iscritte:  pietre apposte nel terreno perindicare il luogo  nel quale una determinata famiglia doveva compiere il proprio rito. Alla base di ogni stele erano depoitati gli oggetti di culto utilizzati per i vari rituali. Fra le tele rinvenute vi sono altri Meilichios (= facile essere implorati). Di alcuni si rintraccia il genitivo di un nome personale, in genere quello  del capostipite o della persona più importante della famiglia. Lykiskos, oggi diremmo il signor Lykiskos, aveva il suo Meilichios.

Molto interessante è il Meilichios di tre persone, Pyrrhias, Eumenidotos e Pediarchos, probabilmente tre fratelli o tre personaggi illustri della stessa dinastia. I rinvenimenti a Selinunte non sono sempre di facile interpretazione. E' il caso di un nome molto raro come "Μύσκος"che potrebbe indicare la persona citata in un epitaffio selinuntino del VII secolo a.C, probabile capostipite di una famiglia. I nomi Hermios ed Eukleas (forse l'unica certezza che si ha) sono due padri alle cui figlie sono dedicate delle sculture  che rappresentano una testa umana con parte del busto (erma figurata) sulla quale è possibile leggere: "Il Meilichios della patria delle (figlie) di Hermios e delle (figlie) di Eukleas".

Selinunte e la Patria Non è ancora nota cosa intendessero i Selinuntini col nome Patria, probabilmente famiglia. Dall'erma di Hermios o Eukleas si può dedurre si trattasse di un gruppo di persone, senza distinzione di sesso, che pOtevano praticare un culto in comune, come la famiglia Kleulida. Nella lex sacra selinuntina si impongono alle famiglie dei sacrifici ancestrali (τὰ πατρõια), ovvero quelli imposti dalla tradizione di famiglia. Il plurale dei nomi Kleulidai di Selinunte non è l’unico nome di famiglia presente in età classica in Sicilia; da alcune iscrizioni del V secolo a.C.,anche se trattasi di documenti di natura diversa, sussistono nominativi al plurale, forma dismessa a seguito delle riforme costituzionali.

Le testimonianze più vicine a quelle di Selinunte sono le dediche di Balate di Marianopoli. La prima stele è  scritta in alfabeto selinuntino, posta da due individui dai nomi  greci, ma uniti dal collettivo Lykymnioi. Coesione famigliare, non sempre è da intendersi ina maniera positiva. Spesso la si può comprendere nella sorte malevola che alcuni individui avrebbero voluto per i propri figli, fratelli o altre persone, sempre comunque imparentate. Le definixiones erano spesso affidate a divinità ad hoc o alle anime dei morti della famiglia.

Nel caso di Selinunte, molti documenti di tal genere provengono dal santuario della Malophoros. Nella defissione rinvenuta all'esterno del santuario della Malophoros sono maledette intere famiglie. Le parentele delle persone defisse sono scandite dalle sezioni dell'epigrafe.  Un'altra defissione inizia con una maledizione dei nominati e della discendenza: " καὶ αὐτõν καὶ γενεάς". Nella lista dei maledetti sono nominate tre persone, imparentate tra di loro. Lo si deduce in quanto è stato usato un altro nome, Herakleidas, e due di essi, Xenios figlio di Apontis e Agathyllos figlio di Xenios, sono certamente della stessa famiglia.

Sia il santuario della Malophoros che quello in onore di Zeus Meilichios sono due santuari extraurbani ai quali accedevano intere famiglie, donne comprese, così come nelle necropoli, luogo anch'esso riservato ai culti familiari ed alla deposizione di defixiones.   Elena Manzini

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