Agricoltura e non solo… Non c’è pace tra gli ulivi, eppure…

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
02 Novembre 2019 12:13
Agricoltura e non solo… Non c’è pace tra gli ulivi, eppure…

Nonostante alcuni media diffondano notizie più che confortanti sulla campagna olearia italiana (cosa che trovo assurda se non come mera giustificazione velata per mantenere basso il prezzo dell'olio grazie all'importazione estera) la realtà è ben diversa. In talune zone, come nella Valle del Belice ci sono agricoltori che hanno perso circa il 60% del raccolto a causa degli eventi climatici in fase di impollinazione. Non bastano la mosca, la rogna e tante altre magagne...pure il clima ha fatto la sua parte.

Qualche buona notizia c'è. Nel caso della Cecidomia delle foglie dell'olivo. Questo piccolo dittero appartenente alla famiglia dei Cecidomyiidae scava dei piccoli tunnel e provoca la produzione di galle a ridosso di giovani getti fogliari. Angelini nel 1831 fu il primo descrittore di questa specie osservando varie galle provenienti da olivi della zona di Verona, ma solo nel 1885 con Low si ebbe la descrizione completa del ciclo  dell’insetto.  La specie, eurosiberiana, è tipica dell’area mediterranea e, in alcune zone come Siria, Libano, Giordania, Turchia, Palestina e Israele, è  considerato un importante fitofago con alti livelli di infestazione.

Il pericolo maggiore associato a questo insetto riguarda l’impatto sull’attività vegetativa della pianta e, in caso di forti attacchi sulle foglie e sulle infiorescenze, a risentirne è quindi la  produzione: la pianta infestata, impoverita di foglie, diminuisce la formazione di fiori e, quindi, di olive nella stagione successiva. La sempre più massiccia presenza di questo fitofago è da ricondursi all’elevato utilizzo di insetticidi contro la mosca dell’olivo, ai cambiamenti climatici.

Per fortuna la Natura stessa interviene. Sono stati infatti scoperti quattro nuovi antagonisti che dimostrano di essere molto efficaci. Una scoperta fatta dai ricercatori della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. I principali nemici naturali della cecidomia fogliare dell'olivo sono insetti parassitoidi di pochi millimetri di lunghezza che appartengono all'ordine degli Imenotteri.

Nel bacino del Mediterraneo ne sono note 17 specie. I "quattro cavalieri" che potrebbero correre in aiuto degli olivicultori sono: quattro specie di parassitoidi. Si tratta di due Calcidoidei: Mesopolobus aspilus e Mesopolobus mediterraneus, e due Platigastridi: Platygaster demades e Platygaster oleae. Diciamo che sono "furbi" nel loro modo di gire: Le femmine di questi insetti utili ricercano attivamente, nell'oliveto, le foglie con le galle e con all'interno la larva della cecidomia che rappresenta una delle sue prede preferite.

Una volta che l'hanno trovata mettono il loro uovo all'interno della larva di cecidomia, si sviluppano all'interno della larva dell'ospite, permettendone il normale accrescimento fino al raggiungimento dello stadio di larva di terza età matura. Elena Manzini  

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