Abbattimento case a Triscina, stabilite le modalità e le priorità d’azione

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
05 Ottobre 2017 13:07
Abbattimento case a Triscina, stabilite le modalità e le priorità d’azione

 Nella giornata di ieri, mercoledì 4 ottobre, la Commissione Straordinaria del Comune di Castelvetrano ha emanato la delibera n°35 avente per oggetto: Immobili e opere edilizie abusive. Atto d'indirizzo. Nell’atto deliberativo si legge che il Comune di Castelvetrano, allo stato dotato di strumenti urbanistici e di norme dì governo del territorio (Piano Regolatore Generale, Norme di Attuazione e Regolamento Edilizio Comunale) adottati per decorrenza dci termini di approvazione da parte del competente A.R.T.A, come la gran parte dei Comuni costieri siciliani, anche il territorio di Castelvetrano, con particolare riferimento alla Fascia costiera, è stato ed è tuttora, caratterizzato da rilevanti fenomeni di abusivismo edilizio, nonché dalle incertezze del Quadro normativa di riferimento e dalla debolezza delle iniziative di contrasto all'abusivismo edilizio, favoriti, tra l'altro, nella specifica realtà locale, dall'assenza di controlli efficaci ed immediati volti ad inibire, ab origine, la realizzazione di immobili abusivi.

Il presente atto va nella direzione di conferire un decisivo impulso all’attività di contrasto del fenomeno dell’abusivismo oltre che per scongiurare eventuali responsabilità scaturenti dall’inerzia nella gestione degli immobili acquisiti al patrimonio comunale. Il documento definisce di fatto le linee guida alle quali i responsabili dei settori competenti si atterranno per l’adozione e l’esecuzione dei provvedimenti volti alla repressione dell’abusivismo edilizio per la tutela e il ripristino della legalità e del territorio.

Nello specifico sono state fissati i criteri di priorità nella demolizione degli immobili e opere abusive;

a) immobili e opere edilizie per i quali sia intervenuto provvedimento definitivo dell’Autorità Giudiziaria;

b) immobili che, per condizioni strutturali, caratteristiche o modalità costruttive ovvero per qualsiasi altro motivo, costituiscono un pericolo, già accertato, per la pubblica e privata incolumità, anche nel caso in cui l’immobile sia abitato o comunque utilizzato;

c) immobili e opere edilizie, anche incomplete, di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o in zona soggetta a vincolo ambientale, paesaggistico, di inedificabilità ovvero a vincolo idrogeologico oppure a vincolo archeologico;

d) immobili di complessi o villaggi turistici o comunque oggetto di lottizzazione abusiva o insistenti in aree di inedificabilità;

e) immobili in corso di costruzione o comunque allo stato grezzo e non ultimati;

f) immobili, anche abusivamente occupati, utilizzati per lo svolgimento di attività criminali;

g) immobili di qualsiasi valore e dimensione, anche se abitati dai componenti della famiglia, nella disponibilità di soggetti condannati per i reati di cui all’articolo 416-bis del codice penale o per i delitti aggravati ai sensi dell’articolo 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. lS2, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, o di soggetti colpiti da misure di prevenzione irrevocabili ai sensi della legge 31 maggio 1965, n. 575, e del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui ai decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, e sempre che non siano acquisibili al patrimonio dello Stato;

h) immobili ed opere realizzati con concessioni edilizie illegittimamente rilasciate per effetto di fatti-reato contro la Pubblica Amministrazione giudizialmente accertati; opere complete in zone di inedificabilità relativa;

i) immobili ed opere abusive, a partire dalle realizzazioni ex novo nel centro urbano, rispetto a quelli nelle zone periferiche e rispetto agli ampliamenti di preesistenti edifici, con precedenza dei manufatti di maggiore consistenza nelle altre parti del territorio comunale

j) immobili adibiti ad attività produttive di tipo industriale o commerciale;

k) altri immobili non compresi nelle categorie sopraindicate. Un ulteriore passo quindi in quell’iter che porterà alle demolizioni dei 170 immobili abusivi che ha preso il via con la richiesta di un mutuo pari a 3 milioni di euro che la Commissione straordinaria ha chiesto ed ottenuto e di cui il nostro giornale in esclusiva vi parlò già lo scorso 7 agosto nell’articolo che potete leggere qui: https://www.primapaginacastelvetrano.it/administrator/index.php?option=com_content&task=article.edit&id=360

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