Purtroppo non ce l’ha fatta il 67enne mazarese Giuseppe Burgio che nel pomeriggio dello scorso 6 febbraio era stato tratto in salvo dopo esser finito nel fiume Modione, nel tratto tra Santa Ninfa e Castelvetrano. Le sue condizioni erano già apparse disperate dopo l’intervento del nucleo radiomobile dei Carabinieri della Stazione di Partanna. Quel pomeriggio l’uomo era a bordo della propria autovettura lungo la SP73, giunto all’altezza del fiume Modione, avvertendo la possibilità che a causa del forte maltempo la sua auto potesse essere trasportata giù nel fiume, era sceso dal mezzo ma era però stato trascinato in acqua.
Non era purtroppo riuscito a risalire la corrente a causa dell’innalzamento del livello dell’acqua per le forti precipitazioni si erano abbattute sul territorio provinciale. Difficili e complesse erano state le operazioni di salvataggio dell’uomo da parte dei militari dell’Arma che, intervenuti tempestivamente, con grande coraggio avevano affrontato il pericolo tirando fuori Giuseppe Burgio da quelle fredde acque. Purtroppo l’uomo era privo di conoscenza in evidente stato di ipotermia Burgio era stato trasportato presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale di Castelvetrano e sottoposto d’urgenza ad un delicato intervento per l’asportazione di un rene.
Non aveva mai più però ripreso conoscenza, anzi le sue condizioni nei giorni a seguire si erano ulteriormente aggravate, fino al decesso avvenuto alle 5 del mattino di oggi. Giuseppe Burgio, vedovo, pensionato già da qualche anno, lascia due figli, Benedetta e Andrea, rispettivamente di circa 35 e 30 anni. I funerali di Giuseppe Burgio si celebreranno domani alle ore 15.30 presso la chiesa di Santa Gemma. La nostra Redazione esprime il proprio cordoglio ai familiari di Giuseppe Burgio Francesco Mezzapelle
