Dal 1 gennaio a pagamento buste di plastica

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
31 Dicembre 2017 06:55
Dal 1 gennaio a pagamento buste di plastica

A leggere il titolo di certo l'indimenticato Totò avrebbe già pronta una delle sue battute...vista la situazione non certo "paradisiaca" in cui versano certe vie di Castelvetrano e zone limitrofe. Tra i vari rifiuti sparsi qua e là, quasi fossero "opere d'arte diffuse" ben poco si può definire riciclabile: quanti sacchi neri di plastica pesante fan bella mostra e che contengono “laqualunque”.....Nelle più rosee previsioni di quanto potrà accadere, è che, anziché utilizzare sacchetti appositi di plastica riciclata o in materiale biodegradabile, tutto venga buttato come capita.

Vediamo un po' cosa prevede la normativa. Intanto dal 2018 anche i sacchetti leggeri per pesare frutta e verdura al supermercato saranno biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432 e cedibili a pagamento. Ridurre l'uso dei sacchetti di plastica entro i prossimi anni: è questo l'obiettivo che si pone  legge di conversione del d.l. Mezzogiorno. 1 gennaio 2018: anche le buste di plastica in materiale leggero saranno a pagamento. I sacchetti che saranno a pagamento sono quelli che si utilizzano normalmente nei supermercati per frutta e verdura.

La normativa precisa che: a dover essere distribuite esclusivamente a pagamento, saranno quelle buste idonee al contatto alimentare, aventi spessore della singola parete inferiore a 15 micron (immagino già la casalinga che va di fretta e che misura lo spessore del sacchettino)  che dovranno essere biodegradabili e compostabili (certificate ai sensi della normativa UNI EN 13432) con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile di almeno il 40%. Un tasso destinato ad aumentare, poiché dal 2020 salirà al 50% e dal 2021 al 60%.

Il prezzo dei sacchetti sarà variabile, dai due ai dieci centesimi l'uno e il ricavato sarà destinato in parte al supermercato (o al negozio) e in parte allo Stato, sotto forma di IVA e imposta sul reddito. Poiché le buste di plastica non potranno essere distribuite gratuitamente, il loro prezzo dovrà risultare dallo scontrino o dalla fattura di acquisto. Chi non si adeguerà alle nuove disposizioni, andranno incontro a sanzioni: i negozi o market che trasgrediranno alla normativa rischiano multe da 2.500 euro fino ad arrivare a 100 mila euro per violazioni riguardanti un ingente quantitativo di buste, oppure se il valore dei sacchetti fuori legge è superiore al 10% del fatturato del trasgressore. 

Elena Manzini

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